È un pensiero profondo e toccante, quello della fugacità degli incontri e del destino di miliardi di storie che si sfiorano appena o si perdono nel flusso del tempo. Ogni persona che incrociamo ha un mondo interiore, una vita piena di momenti, di sogni, di sofferenze e di speranze, eppure la maggior parte di loro rimarrà per noi solo un volto tra tanti, un’ombra nella folla.
C’è una sorta di malinconia nell’accettare che la nostra esistenza sia intessuta di relazioni effimere, che alcune persone a cui abbiamo voluto bene possano diventare ricordi sbiaditi o che perfino noi, un giorno, saremo dimenticati dalla storia. Ma forse, in questa prospettiva, c’è anche una bellezza nascosta: il valore di ogni attimo condiviso, il mistero di ogni incontro, il significato profondo dell’amore e dell’attenzione che possiamo offrire a chi ci circonda, anche se per poco.
Forse il modo di rispondere a questo disagio non è tanto nel cercare di trattenere ciò che sfugge, ma nel vivere con pienezza ogni relazione, ogni incontro, anche fugace, riconoscendo che nel disegno più grande, nulla va davvero perduto. Se crediamo che esista un senso oltre il tempo, allora ogni legame, ogni sguardo, ogni parola ha un valore eterno.